Lincontro, organizzato dallAssociazione Proloco di SantOreste e lAssociazione Avventura Soratte, ha visto la partecipazione nel tavolo dei relatori del Sig. Mario Segoni (Sindaco del Comune di SantOreste), dellIng. Giuseppe Tosti (specializzato in ristrutturazioni dei centristorici), del Dr. Umberto Pessolano (Direttore scientifico del Museo Naturalistico del Monte Soratte),
del Sig. Giorgio Boari Ortolani (collaboratore del giornale Soratte Nostro Nuovo),
del Sig. Giovanni Mecchia (Presidente della Federazione Speleologica del Lazio) e del Sig. Francesco Zozi (Presidente della Proloco di SantOreste e moderatore della riunione).
CÈ TANTA CARNE AL FUOCO TRA PROGETTI ED INIZIATIVE SIAMO GELOSI ED ORGOGLIOSI DEL NOSTRO PATRIMONIO.
Apre lincontro il Sindaco di SantOreste che saluta i relatori e gli intervenuti ringraziando delliniziativa le associazioni promotrici. Il Sindaco espone i lavori svolti e i programmi dellAmministrazione di SantOreste al fine di tutelare il grande patrimonio storico artistico ed ambientale del territorio che riscuote molta attenzione da parte degli Enti come la Provincia di Roma e la Regione Lazio.
Auspica una seria politica di intervento in vista di una prospettiva di sviluppo turistico della zona anche attraverso il progetto VA.TE. che richiama una serie di risorse economiche e finanziarie. Comunica lintervento dellAmministrazione comunale affinché gli affreschi dellantica abbazia di San Silvestro sul Monte Soratte possano essere recuperati attraverso un intervento straordinario da parte dellEnte Provincia di Roma.
Il Sindaco chiude lintervento introduttivo auspicando la partecipazione di tutti i cittadini al dibattito sulle iniziative e questioni inerenti il recupero del patrimonio di SantOreste.
CHE SIGNIFICA RECUPERARE UN CENTRO STORICO?
Lintervento dellIng. Tosti è incentrato su questa domanda. Significa rileggere le radici culturali di una certa zona, città, edificio, chiesa o convento allinterno di un centro storico.
LIngegnere, originario dellUmbria, trovandosi per la prima volta a SantOreste, ha potuto notare, facendo un percorso nel centro storico, alcuni elementi che non hanno senso nel contesto urbano del paese.
Le persone andrebbero sensibilizzate. Infatti facendo un esempio afferma che non sarebbe difficile far capire alla gente che una mangiatoia dove stavano le mucche non dovrebbe essere utilizzata come sedile o panca, ma lasciata là per farci capire come si viveva in quellepoca storica.
E così un attrezzo agricolo non ha senso essere utilizzato come soprammobile o come lampadario. LIng. Tozzi afferma che in generale dal punto di vista architettonico in Italia cè una cultura triste.
CHE SIGNIFICA RISCOPRIRE LIDENTITÀ?
E questo il tema che propone nel suo intervento Giorgio Boari Ortolani. Riscoprendo si produce o si riproduce identità. Passando allo specifico il relatore ha la percezione che da un po di tempo il discorso out-let copra gli interessi locali essendo oggetto di attenzioni eccessive con il rischio di sminuire altri argomenti come la riqualificazione delle mura castellane, dei palazzi e delle tradizioni popolari.
Mette laccento sullimportanza del nostro archivio storico, elemento fondamentale per riscoprire lidentità e fissa alcuni criteri sui quali si potrebbe andare avanti, tra i quali la priorità degli obiettivi, la sostenibilità degli stessi, la cooperazione tra amministrazione e società, la professionalità, la correttezza e la trasparenza.
26 SONO LE GROTTE NEL COMUNE DI SANTORESTE
Il Presidente della FSL (Federazione Speleologica del Lazio) introduce il suo intervento ricordando l'attività della Federazione ed il fatto che essa rappresenta quasi la totalità delle associazioni speleo sul territorio. Enumera le grotte nel Lazio che risultano in circa 1500, di ci548 in Provincia di Roma e 26 nel comune di SantOreste, posizionandosi al 10° posto tra tutti i comuni del Lazio.
In particolare per le grotte di SantOreste afferma che esse si sviluppano per circa 1,5 km di sotterranei. Tredici di esse sono verticali e altrettante con sviluppo orizzontale. Afferma che nelle grotte del Soratte non cè acqua e le suddivide posizionandole nella zona alta di cresta (con andamento tettonico), nella fascia mediana (con influssi di acqua mineralizzata) e nella zona bassa (rappresentate soprattutto dai meri e dalla grotta di Santa Romana).
E il momento di illustrare la nuova grotta di recente scoperta, denominata Grotta Sbardi, alta circa 20/25 metri con ingresso attraverso un cunicolo e poi quattro pozzi di 10 metri ciascuno, alcuni franosi fino ad arrivare ad una sala di 20/25 metri con forti concrezionamenti, un bel pavimento, sempre concrezionato e grande presenza di stalattiti e stalagmiti.
A questo punto mette lattenzione sul fatto che camminando sul pavimento questo potrebbe rovinarsi per sempre. In una sala della grotta manca ossigeno e lentrata è possibile solo per poche persone. Dopo aver illustrato anche la grotta di Monte Piccolo, anche essa di recente scoperta, pone lattenzione sullutilizzo a fini turistici delle stesse.
Il Presidente non preclude questa possibilità, però prima di un tale passo andrebbe monitorata la grotta con strumentazione adeguata, andrebbero fatti rilievi e valutato limpatto di un eventuale flusso di persone.
Dopo tali esami che potrebbero durare almeno due anni, i risultati dovrebbero far decidere dellutilizzo e soprattutto della sostenibilità economica di un intervento a scopo turistico.
IL MUSEO PROTEGGE E TRAMANDA UN BENE
Lintervento del Direttore Scientifico del Museo Naturalistico del Monte Soratte è incentrato sullimportanza dei musei, della loro funzione di protezione di beni e di essere tramandati per le generazioni future.
Ricollegandosi allintervento precedente del Sig. Mecchia, egli afferma di
essere favorevole alla chiusura della nuova grotta. Illustra un progetto che legherà gli archivi storici di SantOreste e Nazzano. Continua sostenendo che SantOreste dovrebbe salvaguardare il paesaggio, cioè la protezione non di una singola cosa, ma del punto di paesaggio unico che si può vedere dal Monte Soratte. La vista del paesaggio deve essere la chiave di lettura del turismo.
Alle relazioni sopra riportate ha seguito un dibattito con i presenti, in particolare sono intervenuti lAssessore allUrbanistica del Comune di SantOreste Sig. Salustri che ha ribadito limpegno dellAmministrazione per togliere le antenne sul Soratte e affermato che linteresse dellAmministrazione non è solo per lout-let, ma anche per la sensibilizzazione alla conservazione ed al recupero del centro storico.
Altri interventi hanno sottolineato limportanza del libro SantOreste ed i suoi santuari, memoria storica lasciata da Mons. De Carolis, la rilevanza delle cavità carsiche del Soratte e la loro importanza da sfruttare sotto laspetto turistico, il distretto turistico integrato (Arch. Augusto Chiaia) ed altri ancora fino a quando il Presidente della Proloco Francesco Zozi ha chiuso il dibattito invitando i presenti alla manifestazione prevista per la sera stessa: la Veglia in difesa del patrimonio storico artistico del Monte Soratte.